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Il cioccolato rovina completamente i test di potenza della cannabis

Con la crescente legalità della cannabis, stiamo scoprendo sempre di più su cosa c'è nei prodotti a base di cannabis.

Nei nuovi dispensari legali, si possono trovare tutti i tipi di prodotti a base di cannabis. Molti di questi sono commestibili, progettati per essere mangiati, piuttosto che inalato. Uno degli aromi più comuni è il cioccolato; puoi trovare biscotti alla cannabis, brownies, caramella, e altro ancora. Ma una nuova ricerca indica che cioccolato e cannabis interagiscono in modi inaspettati.

Con qualsiasi sostanza che altera la mente, sia alcol, tabacco, o cannabis, è fondamentale eseguire il maggior numero possibile di test per garantire che i prodotti contengano esattamente ciò che dicono di fare, e per capire come quei prodotti influenzeranno il consumatore. La cannabis ha lo svantaggio di essere illegale da decenni, ed è una sostanza complessa per cominciare. Allora, qual è il problema con questa cosa del cioccolato?

David Dawson, un ricercatore presso la società di test sulla cannabis CW Analytical Laboratories, ha condotto uno studio sui modi in cui il cioccolato può influenzare i test sulla cannabis. Dawson ha in programma di presentare le sue scoperte complete a una riunione dell'American Chemical Society questo autunno, ma ha rilasciato alcune informazioni che indicano che il cioccolato potrebbe avere alcune strane interazioni con la cannabis.

Per esempio, ha scoperto che campioni di dimensioni inferiori mostravano letture più precise del livello di THC, la principale sostanza psicoattiva nella cannabis, rispetto a campioni di dimensioni maggiori. Questo è molto strano! Tipicamente, più grande è il campione, più accurato è il test. Ma non qui, apparentemente. Quel test è vitale; Dawson sottolinea che le leggi sulla cannabis della California richiedono un certo grado di accuratezza. Se un prodotto, dice Dawson, ha un minimo del 10% in meno di THC rispetto a quanto pubblicizzato, l'etichetta del prodotto deve essere aggiornata; se contiene almeno il 10% di THC in più rispetto a quanto pubblicizzato, l'intero lotto deve essere distrutto.

Quando uscirà lo studio completo, avremo maggiori informazioni su cosa ha scoperto esattamente Dawson. Ma si spera che questo serva anche come punto dati, e un incoraggiamento, nel difficilissimo compito di saperne di più su come la cannabis influenza il corpo umano.


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